Gli scritti di Sombart muovono dalla premessa che lo studio del fenomeno capitalistico non possa ridursi all’analisi dei suoi specifici rapporti di produzione, ma debba dedursi da una interpretazione metafisica del capitalismo, ossia da una preliminare ricerca di quel tipico ‘spirito economico’ che, se da un lato trascende i soggetti economici, dall’altro ispira in costoro una ben precisa ‘mentalità economica’, fonte del processo di razionalizzazione (di banalizzazione) dell’esistenza.