Friedrich Nietzsche Politico

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Autore: Ingravalle Francesco
Titolo: FRIEDRICH NIETZSCHE POLITICO. Lo Stato nella prospettiva del “radicalismo aristrocratico”
Collana: La Gualdana
Prezzo: 14,00€

“L’espressione ‘radicalismo aristocratico’ che Lei impiega è ottima: mi permetta di dirlo, è la cosa più intelligente che abbia letto sinora sul mio conto.” Così Friedrich Nietzsche rispondeva il 2 dicembre 1887 a Georg Brandes, il quale gli aveva scritto il 26 novembre dello stesso anno: “Trovo che [.] il disgusto profondo per la mediocrità democratica, il suo radicalismo aristocratico siano in notevole sintonia con le mie stesse idee.” Ma è la radicalità di Nietzsche a essere aristocratica, oppure è il suo pensiero aristocratico a essere radicale? Che cosa è, per Nietzsche, il modo di essere (quindi il modo di fare-e-pensare) aristocratico? “La specie aristocratica dell’uomo [Die vornehme Art Mensch] sente sé stessa come determinatrice di valori, non avverte il bisogno di essere approvata [...]; sente di essere lei a conferire pregio alle cose, a creare i valori [...IN ESSA] predominano quasi traboccando i sentimenti di prosperità, di potenza, la felicità della tensione elevata, la coscienza di una ricchezza che vorrebbe beneficare e darsi in dono: -anche l’uomo aristocratico soccorre chi è sfortunato, ma non già, o quasi mai, per compassione, bensì per un impulso suscitato in lui dal sovrappiù della sua potenza.

L’uomo aristocratico rispetta in sé stesso il potente, come quello che ha potere anche su di sé, il quale sa parlare e sa anche tacere, che gode nell’usare rigore e severità contro sé stesso e sente rispetto per tutti i rigori e le severità.” Spira da queste parole di Nietzsche in Aldilà di Bene e Male la stessa atmosfera che si coglie nel Politico, nello Stato, e nelle Leggi di Platone, là dove sovrano non è chi la canaglia elegge a suo ‘difensore’, ma chi domina la propria anima bellicosa e la propria anima desiderante. Questa opera di ‘ordine’, di areté, di enkràteia che il Bene attua, in alcuni esseri umani, come forza ordinatrice —secondo il Filebo platonico-, fa sì che il ‘soggetto sovrano’, il cui governo sugli altri viene giustificato dal governo di sé, valga di esempio a tutti e a ciascuno. Nell’allevamento selettivo di simili uomini va ravvisato il fine fondamentale del radicalismo aristocratico secondo il quale Nietzsche pensa la politica.