“Io non sono un democratico e nemmeno un truffatore. Io non sono neppure un profittatore di guerra, ma sono un uomo che desidera che almeno un giorno, dopo la mia morte, mi si conceda la giustizia di riconoscere che tutta la mia vita fu dedicata ad un solo grande ideale.” In questa ristampa anastatica del volume edito dal Borghese negli anni ’70 del secolo scorso è raccolta una scelta di considerazioni del fondatore del Nazionalsocialismo, dal 1925 al 1945, estratte dalle sue opere principali. Sono frammenti di discorsi pubblici e colloqui privati in cui si tratta di politica, guerra, stato, di arte, dell’uomo e del destino, o pensieri nati nella solitudine di un dialogo con se stesso, che restituiscono a questa grande figura storica, tragica, dell’ultima guerra, la giusta dimensione.
Hitler Adolf
Autore: Adolf Hitler
Titolo: Idee sul destino del mondo. L’epilogo
Collana: Il tempo e l’epoca dei fascismi
Prezzo: 15,00€
I suoi ultimi discorsi ci mostrano il Fiihrer come una maschera shakespeariana: quasi un Riccardo II stupefatto di fronte alla crudeltà dei casi. La tragedia preme su di lui. Tremenda la sua forza centrifuga, che disperde tutti i migliori auspici hitleriani, di grandi architetture geopolitiche fatte per nutrire il Volk, confermarlo, elevarlo. Dice Hitler a Bormann: “Sono stato io l’ultima speranza dell’Europa. Non si poteva unificare l’Europa attraverso una riforma e un concerto di volontà. Non la si poteva conquistare con la seduzione e la persuasione. Per prenderla occorreva usarle violenza”.
Autore: Adolf Hitler
Titolo: Architetture
Collana: Il Cavallo alato
Prezzo: 20,00€
Non sarà superfluo per lo storico onesto e per chiunque voglia studiare con rettitudine l’eresia nazionalsocialista sfogliare queste pagine incolpevoli, del tutto libere dall’ideologia, interpretare i disegni di architettura hitleriani – queste proiezioni immediate della sua anima, questi sogni che il genio artistico, passator cortese, ha guidato fuori dal suo disciplinato cuore perché potessimo scoprire di che genere fosse. Siano per una volta gli occhi a considerare, non i preconcetti, non una ragione stordita e intorbidata dalla propaganda, dal chiacchiericcio del dopo. E più che il revisionismo poté la visione…