Il brindisi di Girella

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Autore: Giuseppe Giusti
Titolo: Il brindisi di Girella
Collana: Il Cavallo alato
Prezzo: 7,00€

 

CENNI BIOGRAFICI

Giuseppe Giusti nasce il 13 maggio 1809 a Monsummano Terme, figlio di Domenico Giusti e di Ester miti. La famiglia è benestante. Nel 1815 la famiglia si riferisce a Montecatini
Tra i 7 e i 12 anni è istruito da un prete “buon uomo, in fondo, e anco dotto, quello che faceva la piazza, ma subitaneo, collerico e manesco.”

Nel 1821 frequenta il Collegio Zuccagni Orlandini di Firenze. Alla chiusura dell’Istituto, nel novembre 1822, passa, poi, a Lucca; si trasferisce quindi nel seminario e Collegio Vescovile di Pistoia. Ultimati qui gli studi, il padre lo fa entrare nel Real  Collegio Carlo Lodovico di Lucca ove egli rimane fino al 1825.

Nel 1825 si iscrive, malvolentieri, dopo avere superato l’esame di ammissione, all’Università di Pisa alla Facoltà di Diritto (“poi fui mandato a Pisa a studiare il Diritto di contraggenio”). Nel 1833, com’egli racconta, ha il suo primo e non gradevole contatto con la polizia a causa di una delazione. Così racconta Giusti: “Il Commissario montò su tutte le furie, ma io stetti duro e citai per prova il Conte Mastiani, dal quale l’omo era spesso a desinare. A questo nome, al vedere, gli si schierarono davanti i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare, perché mutò tono a un tratto, e mi disse: -Andate, e in ogni modo prendete questa chiamata per un’ammonizione paterna-”.

Dopo la laurea inizia la professione d’avvocato nella Val di Nievole. Ma comincia ad avere seri problemi di salute.

Nel 1836 conosce il letterato liberale Gino Capponi (1792-1876) e ne diventa amico.

Nell’agosto 1845, a Milano, conosce Alessandro Manzoni ( 1785-1873).

La fama di Giusti è notevole nel 1847-1848: entra nell’Accademia della Crusca il 27 marzo 1848, partecipa alla vita pubblica, come maggiore della Guardia Civica, deputato alla prima e alla seconda Assemblea legislativa toscana, come liberale moderato, distante sia dalle posizioni di Vincenzo Gioberti (1801-I852) espresse nel Primato morale e civile degli Italiani, sia da quelle di Giuseppe Mazzini (1805-1872).

Muore a Firenze il 31 marzo 1850.