Le Vespe

brindisi girella giusti
Autore: Aristofane
Titolo: Le Vespe
Collana: Il Cavallo alato
Prezzo: 13,00€

 

Sbeffeggiando l’ossessiva monomania del vecchio giudice Filocleone e riprovando la hybris per cui questi vanta “un grande potere, per niente inferiore a quello di Zeus”, Aristofane non si limita a dipingere lo squilibrio individuale di un carattere votato alla malvagità perché viziato dall’invidia — sedata, quest’ultima, solo grazie al voto giudiziale di condanna. Ma denuncia una patologia collettiva, un insanabile “antico morbo” connaturato alla democrazia ateniese. Infatti l’impulso incontenibile che induce le “vespe” giudiziarie (o i “calabroni”, come traducono altri) a conficcare il pungiglione nel corpo dei loro concittadini costituisce il motore di quel “poderoso strumento di democrazia” (Benedetto Marzullo) che è il tribunale mercenario manipolato dai demagoghi, mentre un ulteriore “alimento dell’egualitarismo democratico” (Luciano Canfora) è fornito dal frenetico moltiplicarsi delle azioni giudiziarie. (Storicamente, ciò fu dovuto anche all’atto di “imperialismo giudiziario” con cui i processi delle poleis della lega delio-attica vennero trasferiti ad Atene). Così, circa un secolo dopo la rappresentazione delle Vespe aristofanee, Aristotele potrà scrivere: “Siccome questo tribunale acquisì forza, ingraziandosi la plebe come ci si ingrazia un tiranno si riuscì a trasformare l’ordinamento politico nell’attuale democrazia)” (Politica II, 1274a). [Claudio Mutti]